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Antenna Lte sul tetto del Condominio. Un’opportunità da considerare o un rischio da evitare?

 

Il G4 ha fatto ormai il suo debutto e le maggiori compagnie telefoniche, dopo essersi accaparrate le nuove frequenze, cominciano la loro campagna pubblicitaria a suon di spot milionari sulle maggiori reti televisive.

Al di la di quelli che saranno i risultati per le stesse, alla luce delle nuove caratteristiche dei dispositivi mobile, c'è da fare i conti con la selva di antenne che da qui a non molto cominceranno a spuntare dai tetti dei condomini, oltre a quelli che già esistono.

Anche se i canoni pagati dalle stesse compagnie agli stessi condomini sono in calo ( oggi si attestano fra i 12 – 15 mila euro l'anno contro i 20 – 25 mila euro di qualche anno fa ) sono pur sempre cifre significative che contribuiranno ad alleviare le spese condominiali di tutti gli abitanti il condominio e addirittura, in determinati casi, possono rappresentare un guadagno oltre alle stesse spese.

Fermo restando il fatto che questa nuova realtà deve essere attenzionata dal punto di vista fiscale c'è comunque da fare i conti con chi rimarrà dissenziente per paura di essere colpiti da quello che comunemente viene definito come "Elettrosmog".

La situazione si fa un po più critica dal momento che, alla luce della nuova riforma del condominio, a quanto pare basterebbe la maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresentano i 2/3 dei millesimi per approvare quella che comunemente viene definita una innovazione, contrariamente a quanto, invece alcuni tribunali avevano disposto sulla necessità dell'unanimità per decisioni del genere.

Tutto ciò sta a significare che, anche se qualche condomino, preoccupato per la presenza di tali dispositivi, non votasse a favore, questo potrebbe risultare non sufficiente e lo stesso potrebbe trovarsi ad accettare passivamente una tale decisione con tutte le conseguenze del caso come per esempio la necessità di vendere l'immobile per andare a vivere laddove questi dispositivi non ci sono.

E' vero che il vivere civile all'interno di un condominio deve essere regolamentato opportunamente ma in questi precisi casi, a mio modo di vedere, tutto questo è una grossa forzatura che va a ledere il diritto degli stessi abitanti o solo di uno di essi di poter vivere il proprio alloggio lontano da qualsiasi rischio e pericolo.

E voi cosa ne pensate?

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