Girolamo Alongi - Real Estate e Consulenza immobiliare

L’Agente immobiliare tradizionale o il Consulente che sa guidarti ?

consulenza

 

Prendo spunto da alcune diatribe sul Social per eccellenza (Facebook) per scrivere questo articolo che mi sta particolarmente a cuore.

Di quali diatribe parlo?

Semplicemente delle divergenze fra chi sostiene che l’Agente immobiliare tradizionale è colui che da il giusto servizio al proprio cliente e chi, come me, sostiene, invece, che i tempi sono cambiati e sono maturi per accogliere quella figura che, fermo restando la sua imparzialità, debba fornire un servizio veramente “efficace” al cliente.

Cosa intendo per efficace?

Semplicemente correttezza, serietà, competenza e soprattutto velocità.

E’ assolutamente indubbio che un professionista, chiunque esso sia, debba essere serio, corretto e competente ma siamo così sicuri che il sistema tradizionale sia ciò che il cliente sta cercando?

Voglio fare a questo punto una precisazione.

Cosa intendo per Agente immobiliare tradizionale e cosa intendo, invece, per Consulente immobiliare.

In alcuni miei articoli precedenti forse ne ho accennato ma per Agente tradizionale intendo quel professionista molto geloso della sua professione, assolutamente refrattario al cambiamento e che pensa ancora che il giusto modo di lavorare sia quello di conoscere tutto di tutti e che debba servire in modo assolutamente esclusivo sia il venditore che l’acquirente.

Per Consulente immobiliare intendo invece quella figura nuova di Agente immobiliare che, fermo restando le sue conoscenze, competenze e serietà, si sia evoluto riconoscendo che i tempi sono radicalmente cambiati e che per dare un ottimo servizio al cliente debba offrire anche velocità.

Oggi tutto è più veloce e si vuole o non si vuole siamo costretti un po’ tutti a correre.
Non voglio dire che è o è stato un bene ma, purtroppo, ci piaccia o no è così.

L’agente immobiliare tradizionale è colui che la mattina arriva in ufficio e dopo avere letto la posta si reca sul territorio alla ricerca della notizia da lavorare poi in ufficio per trasformarla in incarico e poi in gestione dell’incarico.
Si occupa poi di pubblicizzare più o meno bene gli immobili nell’intento di intercettare il giusto acquirente degli stessi.

Cosa fa, invece, il Consulente immobiliare?

Il Consulente (come me),  anche lui si reca in ufficio la mattina e anche lui legge la propria posta ma poi, a differenza dell’Agente immobiliare tradizionale, possibilmente non avrà neppure il bisogno di stare sul territorio a ricercare la “notizia” da trasformare in incarico.
Il Consulente immobiliare si occupa soprattutto di stringere relazioni, di stringere rapporti di collaborazione di aggiornarsi, di formarsi e stare al passo con i tempi per porre in essere quelle giuste strategie dettate dall’evoluzione dei tempi ma soprattutto opera nella direzione che detta il “mercato”.

Il Consulente è quella figura che segue necessariamente il mercato perché se è vero che è pur sempre un mediatore è altrettanto vero che una cosa è mediare un affare all’interno di determinati parametri tutt’altra cosa è mediare un affare laddove la distanza fra ciò che chiede il proprietario e quello che può offrire l’acquirente è troppo ampia.

Come ho detto sopra, oggi non si può più fare a meno di pensare che i tempi cambiano e questo cambiamento, dovuto soprattutto alla tecnologia, è molto rapido.
Ecco perché è impensabile pensare di far tutto da soli.

La collaborazione nel nostro settore è diventata indispensabile.

Se intercetto un acquirente che ha determinate esigenze di acquisto non posso più pensare che costui rimarrà legato a me ma si muoverà come dettano i tempi d’oggi e se non sono in grado di reperire ciò che lui sta cercando e in tempi brevi, allora corro il rischio di girare a vuoto.

Ecco che allora poter contare su una struttura abbastanza estesa di collaboratori può risolvere questo problema  e porci nella condizione di dare un ottimo servizio e soprattutto veloce al nostro cliente.

Alla stessa maniera, chi decide, oggi, di porre sul mercato un immobile, non può cullarsi per tanto tempo.
Vuol vendere bene e prima possibile il suo immobile.
Ecco che anche in questo caso, poter contare su un numero consistente di collaboratori possa permettere a quel dato cliente di raggiungere prima e meglio il suo obiettivo.

Come mai allora in tanti non vedono di buon’occhio questo nuovo sistema se funziona meglio?
Personalmente penso sia una questione di “gelosia” della propria professione o, cosa ancora più grave, il fatto di dovere dividere con il collaboratore le proprie provvigioni.

Se così fosse, penso proprio che in questo modo non si sta dando il giusto servizio al cliente pensando invece solamente alle proprie tasche.

Prendere l’incarico  di vendita di un immobile garantendo al venditore che potrà avere sempre me come unico referente ma il lavoro simultaneo di un numero assai maggiore di professionisti che si occuperanno di trovare il giusto acquirente, non è la stesa cosa di occuparmene soltanto io.
Allo stesso modo, nel momento in cui intercetto un soggetto che ha delle ben precise esigenze, poter offrire a quest’ultimo un ampio portafoglio immobili dal quale estrapolare quello che soddisfa le sue esigenze è assolutamente tutt’altra cosa di occuparsene da solo.

Questo è da sempre il mio “credo” e il mio sistema che tante soddisfazioni (non solo economiche) mi ha dato da quando ho iniziato questa meravigliosa professione.

A tal proposito mi piacerebbe conoscere il tuo parere e puoi farlo commentando questo post.
La tua interferenza mi aiuterà sicuramente a prestare un servizio migliore.
Grazie.

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