Girolamo Alongi - Real Estate e Consulenza immobiliare

Liberalizzazioni:via al pacchetto crescita.

 

Se c'è una cosa che non possiamo nascondere è l'attività del governo Monti che in appena 60 giorni è riuscito ad approvare una manovra abbastanza consistente per onorare ciò che ci veniva chiesto dall' alto e dai mercati finanziari, per passare, poi, alla seconda fase chiamata dallo stesso Monti  "fase della crescita" o CrescItalia.

E' chiaro che chiunque può dissentire da queste decisioni che hanno portato all'approvazione delle due manovre, tanto è vero che ancora adesso riscontriamo manifestazioni in lungo e in largo da parte di chi ritiene che le stesse manovre non faranno altro che peggiorare ancor di più la situazione economica dell'Italia intera.

Una cosa comunque è certa:  nessuno dei precedenti governi, ne di destra ne di sinistra, erano riusciti a mettere su queste importanti azioni in così poco tempo.

Personalmente, con riferimento a tutto questo, ho la mia idea così come ognuno di noi ha la propria ma, in questo preciso momento mi sento di poter dire che era ora che qualcosa si muovesse, era ora che qualcuno prendesse l'iniziativa per cercare di dare una smossa a tutto ciò che è stato pesantemente statico in questi decenni.

Sarà fondamentale apportare modifiche e miglioramenti agli ultimi provvedimenti per esempio per ciò che riguarda alcune categorie come quelle dei tassisti, la cui liberalizzazione non mi sembra possa portare tantissimi benefici alla moltitudine, semmai penso che una tale azione possa buttare sul lastrico alcuni di loro che per esempio sono stati costretti ad accendere un mutuo per acquistare una licenza da rivendere poi giunti all'età pensionabile per poter contare su una sorta di buona uscita.
Così come penso sia giusto aumentare il numero di Farmacie o il numero dei Notai

Una mia ben precisa idea, invece, c'è l'ho quando si parla dei poteri forti come per esempio le banche.

E' li che bisognerebbe agire con maggiore pressione, è da li che parte la sorte di un'intero stato.
E allora che ben venga l'azione per evitare che una banca possa ancora chiedere obbligatoriamente un'assicurazione ( corposissima dal punto di vista dei costi ) caso morte a colui che richiede un mutuo per acquistare la sua prima casa, soprattutto in considerazione del fatto che la stessa polizza assicurativa quasi sempre viene proposta dallo stesso gruppo cui appartiene l'istituto finanziario.
Questo è un conflitto di interesse pauroso.

L'auspicio, quindi, è proprio quello che una giusta liberalizzazione di alcuni mercati possa portare veramente uno spiraglio di aria nuova, un'allentamento della morsa delle corporazioni che hanno ingessato il mercato e la crescita nell'ultimo decennio.

A parer mio liberalizzare vuol dire maggiore concorrenza e maggiore possibilità di scelta da parte degli utilizzatori.

Tutto ciò porterà inevitabilmente all'innalzamento della qualità dei prodotti e dei servizi proposti al mercato per cui ognuno di noi può liberamente scegliere ciò che gli è più congeniale secondo le proprie caratteristiche ed esigenze.

E' chiarissimo comunque che più concorrenza vuol dire abbattimento di alcuni prezzi da tanto tempo monopolizzati, ma soprattutto maggiore qualità nei servizi erogati.

Su quest'ultimo punto, poi sono fermamente convinto che per offrire servizi qualitativamente migliori occorre una maggiore "FORMAZIONE".

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