Il grafico sopra evidenziato, che peraltro conosciamo molto bene, mette in evidenza che il numero delle transazioni immobiliari a fine 2012 ( 575.000 ) corrispondono al numero di transazioni registrate fra ll 1997 e il 1998.
Questo è un dato certo sul quale oggi tutti gli operatori di settore compreso le maggiori testate giornalistiche si confrontano.
Analizzando il grafico si può facilmente riscontrare come, a partire dal 1996, ci sia stato un continuo aumento delle transazioni immobiliari.
Volendo approfondire il fenomeno non si fa nessuna fatica associare l'aumento delle transazioni con la progressiva diminuzione dei tassi di interesse applicate dalle banche. Diminuzione dei tassi in strettissima correlazione al fatto che da li a poco l'Italia doveva adeguarsi ai ferrei parametri di Maastricht per potere entrare a far parte dell'Unione Economica e Monetaria dell'Unione Europea ( UEM ).
Siamo passati, pertanto, da tassi di interesse di circa il 9% del luglio 95 a quelli del 2,75% del dicembre 2002.
All'interno di questo scenario abbiamo assistito all'aumento della richiesta e alla contestuale erogazione di Mutui che ha portato al picco del 2007.
Dal 2007 ad oggi riscontriamo una progressiva diminuzione delle compravendita e l'inevitabile abbattimento degli stessi prezzi.
E questo soprattutto perchè le mutate politiche di credito delle stesse banche, duramente ammonite dalla stessa BCE, ha portato le stesse a chiudere via via i cosiddetti rubinetti del credito con il crollo conseguente delle transazioni e alla crisi del settore immobiliare.
In che senso allora " Ritorno al passato ?
Beh !!! come operatore del settore immobiliare posso dire che, intanto, il nuovo scenario ha complicato non poco le cose e chiudere una trattativa di compravendita non è più facile come qualche anno fa e se da un lato questo può significare maggiori problemi per chi vive di questo lavoro, dall'altro consente sicuramente di ottenere maggiori soddisfazioni all'operatore che riesce a portare a casa un accordo.
Tutto ciò sta facendo tantissima selezione ( lo si vede con la diminuzione del numero di agenzie immobiliari sul territorio ) e ritorno al passato potrebbe anche significare un approccio sicuramente diverso dell'operatore nella ricerca di acquirenti e di venditori.
Un ritorno al passato che può prendere spunto da chi questo lavoro lo faceva già negli anni '80, quando, ricordo benissimo cosa bisognava fare per stuzzicare la volontà di acquisto in quei soggetti che sembravano in letargo.
Tranquilli …. non ho 60 anni ma posso assicurarvi che mi sono trovato spesse volte a vivere queste esperienze accompagnando mio padre ( classico sensale o mediatore del paese ).
Comunque sia una cosa è certa: tutti i mercati si autoregolano e inevitabilmente anche il settore immobiliare non sfugge a questa regola pertanto rimbocchiamoci le maniche e andiamo avanti con fiducia ma soprattutto con serietà e professionalità perchè alla lunga queste sono le caratteristiche che pagano sempre.
