Il tesoro ci ripensa e fa marcia indietro su una norma recentemente approvata che vedeva sostanzialmente l’impossibilità del pagamento per contanti del canone di locazione di qualsiasi importo.
La norma era entrata in vigore il 1° gennaio 2014 CLICCA QUI
In effetti la norma era dimostrata molto più rigida dell’attuale normativa antiriciclaggio (231/07) che fissava l’obbligo di pagamento con mezzi tracciabili (escludendo, quindi, il contante) per i soli importi eccedenti i 1000 euro.
Quindi con una bella marcia indietro e per non generare altre incomprensioni, Il Tesoro chiarisce’ l’interpretazione dell’articolo 1 e spiega che tutti i pagamenti dei canoni di locazione pari o inferiori ai 999,99 euro possano continuare nella forma contante, senza incappare nelle sanzioni inizialmente previste dalla legge di stabilità 2014 per cui tutto torna come prima.
D’altronde se veniva applicata significava mettere inevitabilmente mano anche all’attuale normativa antiriciclaggio.
Ma non è per caso che ci si sta occupando sempre più della piccola evasione, quella che comunemente viene chiamata “evasione di bisogno” anzichè occuparsi della reale e grande evasione che tanto male ha fatto e continua a fare all’intera comunità nazionale?